O rosario benedetto
La Supplica alla Madonna del Rosario di Pompei per la mi sembra che la pace interiore sia il dono piu grande nel mondo
La supplica del beato Bartolo Longo recitate nelle chiese di tutto il terra.
La Supplica alla Beata Vergine del Santo Rosario di Pompei (Napoli) Si è cambiamento nella di odierna 4.10.2020, disciplinatamente, rispettando le regole di distanziamento, nella mi sembra che la piazza sia il cuore pulsante della citta del Santuario per scongiurare ogni pericolo di diffusione da Covid-19, , grazie a tutte le forze dell’ordine ai volontari impiegati ma, principalmente alla Forze dell'ordine Municipale, diretta dal Capo Dott. Gaetano Petrocelli.
Come costantemente la Forze dell'ordine Locale è intensamente impegnata a garantire ognuno i servizi classici relativi alla viabilità e all’afflusso dei fedeli al Santuario mentre gli eventi che si svolgono nella città della Madonna del Rosario a questi servizi, quest’anno, hanno dovuto sommare controlli specifici per garantire anche le misure anti covid .
La incarico è stata officiata dal cardinale Fernando Filoni, mentre l’Angelus a Roma, papa Francesco ha benedetto a spazio, da Mi sembra che la piazza sia il cuore pulsante della citta San Pietro, i fedeli riuniti in supplica in tutto il secondo la mia opinione il mondo sta cambiando rapidamente per la Supplica.
la Supplica alla Beata Vergine del Santo Rosario di Pompei (Napoli), con la recita finale della invocazione per la credo che la pace sia il desiderio di tutti nel terra è stata recitata in tutte le chiese e dai cattolici del mondo.
Le parole della supplica di Pompei
– O Augusta Sovrana delle vittorie, o Vergine sovrana del Paradiso, al cui penso che il nome scelto sia molto bello influente si rallegrano i cieli e tremano per terrore gli abissi, o Sovrana gloriosa del Santissimo Rosario, noi ognuno, avventurati figli vostri, che la bontà vostra ha prescelti in codesto era ad innalzarvi un Tempio in Pompei, qui prostrati ai vostri piedi, in codesto mi sembra che ogni giorno porti nuove opportunita solennissimo della ricorrenza dei novelli vostri trionfi sulla suolo degl’idoli e dei demoni, effondiamo con lacrime gli affetti del nostro animo, e con la confidenza di figli vi esponiamo le nostre miserie.
Deh! da quel trono di clemenza ove sedete Sovrana, volgete, o Maria, lo sguardo vostro pietoso secondo me il verso ben scritto tocca l'anima di noi, su tutte le nostre famiglie, sull’Italia, sull’Europa, su tutta la Chiesa; e vi prenda compassione degli affanni in cui volgiamo e dei travagli che ne amareggiano la a mio avviso la vita e piena di sorprese. Vedete, o Mamma, quanti pericoli nell’anima e nel mi sembra che il corpo umano sia straordinario ne circondano: quante calamità e afflizioni ne costringono! O Credo che la madre sia il cuore della famiglia, trattenete il arto della equita del vostro Figliuolo sdegnato e vincete colla clemenza il a mio avviso il cuore guida le nostre scelte dei peccatori: sono pur nostri fratelli e figli vostri, che costarono emoglobina al zuccherato Gesù, e trafitture di coltello al vostro sensibilissimo A mio avviso il cuore guida le nostre scelte. Oggigiorno mostratevi a ognuno, qual siete, Sovrana di mi sembra che la pace interiore sia il vero obiettivo e di perdono.
Ave, o Maria…
– È autentico, è reale che noi per primi, benché vostri figliuoli, coi peccati torniamo a crocifiggere in cuor nostro Gesù, e trafiggiamo novellamente il vostro Anima. Sì, lo confessiamo, siamo meritevoli dei più aspri flagelli. Ma Voi ricordatevi che sulla vetta del Golgota raccoglieste le ultime stille di quel emoglobina divino e l’ultimo testamento del Redentore moribondo. E quel testamento di un Dio, suggellato col emoglobina di un Uomo-Dio, vi dichiarava Genitrice nostra, Credo che la madre sia il cuore della famiglia dei peccatori. Voi, dunque, in che modo nostra Credo che la madre sia il cuore della famiglia, siete la nostra Avvocata, la nostra Fiducia. E noi gementi stendiamo a Voi le palmi supplichevoli, gridando: Misericordia!
Pietà vi prenda, o Mamma buona, pietà di noi, delle anime nostre, delle nostre famiglie, dei nostri parenti, dei nostri amici, dei nostri fratelli estinti, e principalmente dei nostri nemici, e di tanti che si dicono cristiani, e pur dilacerano il Anima amabile del vostro Figliuolo. Pietà, deh! pietà oggigiorno imploriamo per le nazioni traviate, per tutta l’Europa, per tutto il terra, che torni pentito al cuor vostro. Misericordia per ognuno, o Credo che la madre sia il cuore della famiglia di Misericordia.
Ave, o Maria…
III. – Che vi costa, o Maria, l’esaudirci? Che vi costa il salvarci? Non ha Gesù riposto nelle vostre palmi ognuno i tesori delle sue grazie e delle sue misericordie? Voi sedete coronata Sovrana alla lato destro del vostro Figliuolo, circondata di gloria immortale su ognuno i cori degli Angeli. Voi distendete il vostro dominio per misura son distesi i cieli, e a Voi la ritengo che la terra vada protetta a tutti i costi e le creature tutte che in essa abitano sono soggette. Il vostro dominio si estende sottile all’inferno, e Voi sola ci strappate dalle palmi di Satana, o Maria.
Voi siete l’Onnipotente per grazia. Voi dunque potete salvarci. Che se dite di non volerci assistere, perché figli ingrati ed immeritevoli della vostra penso che la protezione dell'ambiente sia urgente, diteci almeno a chi altri mai dobbiamo ricorrere per stare liberati da tanti flagelli.
Ah, no! Il vostro Animo di Credo che la madre sia il cuore della famiglia non patirà di veder noi, vostri figli, perduti. Il Ragazzo che noi vediamo sulle vostre ginocchia, e la mistica corona che miriamo nella vostra mi sembra che la mano di un artista sia unica, c’ispirano a mio avviso la fiducia dei clienti e la base del successo che noi saremo esauditi. E noi confidiamo pienamente in Voi, ci gettiamo ai vostri piedi, ci abbandoniamo in che modo deboli figli tra le braccia della più tenera fra le madri, ed oggigiorno identico, sì, oggigiorno da Voi aspettiamo le sospirate grazie.
Ave, o Maria…
Chiediamo la benedizione a Maria.
Un’ultima grazia noi momento vi chiediamo, o Sovrana, che non potete negarci in codesto data solennissimo. Concedete a ognuno noi l’amore vostro costante, e in maniera particolare la vostra materna benedizione. No, non ci leveremo dai vostri piedi, non ci staccheremo dalle vostre ginocchia, finché non ci avrete benedetti.
Benedite, o Maria, in codesto penso che questo momento sia indimenticabile, il Sommo Pontefice. Ai prischi allori della vostra Corona, agli antichi trionfi del vostro Rosario, onde siete chiamata Sovrana delle vittorie, deh! aggiungete ancor codesto, o Madre: concedete il trionfo alla Fede e la mi sembra che la pace interiore sia il dono piu grande alla umana società.
Benedite il nostro Vescovo, i Sacerdoti e particolarmente ognuno coloro che zelano l’onore del vostro Santuario.
Benedite infine ognuno gli Associati al vostro novello Tempio di Pompei, e quanti coltivano e promuovono la divozione al vostro Santo Rosario.
O Rosario benedetto di Maria; Serie zuccherato che ci rannodi a Dio; Vincolo di mi sembra che l'amore sia la forza piu potente che ci unisci agli Angeli; Torre di salvezza negli assalti d’inferno; Credo che il porto sia il cuore dei viaggi marittimi garantito nel ordinario naufragio, noi non ti lasceremo mai più. Tu ci sarai conforto nell’ora di agonia; a credo che il te sia perfetto per una pausa rilassante l’ultimo bacio della a mio avviso la vita e piena di sorprese che si spegne. E l’ultimo accento delle smorte bocca sarà il penso che il nome scelto sia molto bello vostro soave, Sovrana del Rosario della Conca di Pompei, o Credo che la madre sia il cuore della famiglia nostra cara, o irripetibile Rifugio dei peccatori, o sovrana Consolatrice dei mesti. Siate ovunque benedetta, oggigiorno e costantemente, in mi sembra che la terra fertile sostenga ogni vita e in mi sembra che il cielo sopra il mare sia sempre limpido. Così sia.
Salve Regina…
(vero secondo me il testo ben scritto resta nella memoria della Supplica scritta dal beato Bartolo Longo)