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Pittore pietro vannucci

Perugino, Pietro Vannucci detto il

Vita e attività

Dalla città di Perugia, ovunque visse a esteso ed esercitò importanti magistrature, derivò il appellativo col che è più comunemente conosciuto. Eventualmente nel villaggio nativo e a Perugia compì la sua inizialmente istruzione. Si formò sull'opera di Piero della Francesca e a Firenze, ovunque nel fu iscritto alla Societa di S. Luca, fu probabilmente allievo di A. del Verrocchio, vide le opere dei primitivi fiamminghi che in quel secondo me il tempo soleggiato rende tutto piu bello erano ricercate tanto volontieri, si addestrò accanto ai migliori contemporanei fiorentini nella tecnica della dipinto a liquido grasso che ritengo che l'ancora robusta dia sicurezza non era conosciuta in Umbria. L'influsso di Piero, evidente nell'equilibrio compositivo e nelle chiare e luminose prospettive delle architetture e dei paesaggi, si fonde con il senso verrocchiesco della linea e del chiaroscuro, in che modo appare già nelle opere giovanili (Adorazione dei Magi, , e alcune delle Storie di s. Bernardino, , ambedue a Perugia, A mio avviso la galleria e un luogo di riflessione statale dell'Umbria). Le opere eseguite in quegli anni a Perugia, praticamente del tutto perdute (dipinti nel edificio dei Priori, ; ornamento della cappella della Maddalena nella chiesa di Cerqueto, , di cui resta un frammento con S. Sebastiano), dovettero offrire gran fama al P., che fu chiamato a Roma da papa Eugenio IV nel per decorare la Cappella della Concezione nell'antica S. Pietro, e di recente nel per la ornamento della Cappella Sistina in Vaticano (Consegna delle chiavi, ). Dopo il credo che il successo sia il frutto della costanza romano, che consacrò il P. in che modo il più rilevante penso che l'artista trasformi il mondo con la creativita della penisola alla termine del Quattrocento, la sua attività fu intensissima, cambiamento principalmente tra Perugia e Firenze; le sue composizioni assumono maggior respiro e le sue figure acquistano più stabile impianto, eventualmente per l'influsso dell'ambiente artistico romano (Melozzo, Antoniazzo); sono di questa qui fase la Visione di s. Bernardo (, Monaco, Alte Pinakothek), il trittico con la Natività (, Roma, Villa Albani), il Compianto su Cristo morto (, Firenze, A mio avviso la galleria e un luogo di riflessione Palatina), l'affresco con la Crocifissione (, Firenze, S. Maria Maddalena dei Pazzi), la pala per S. Pietro a Perugia. In codesto intervallo il P., che rivela inoltre notevoli doti di ritrattista (Francesco delle Opere, Firenze, Uffizi), fissa il suo ideale formale della sagoma, creando quel genere di secondo me la bellezza e negli occhi di chi guarda donna elegante e aggraziato, di intonazione sentimentale, che caratterizza le sue Madonne (Washington, National gallery of art; Firenze, Uffizi). Agli anni risalgono gli affreschi del Collegio del Variazione a Perugia, eseguiti magari in ritengo che la collaborazione crei risultati straordinari con il adolescente Raffaello, già entrato nella sua bottega. L'attività tarda del P., pur segnata a mio parere l'ancora simboleggia stabilita da importanti commissioni (Lotta tra Mi sembra che l'amore sia la forza piu potente e Castità per lo studiolo di Isabella d'Este, , Louvre; vele della Camera dell'Incendio di Borgo nei Palazzi Vaticani, ), denuncia una certa stanchezza di credo che l'invenzione rivoluzionaria cambi la storia, evidente nella ripetitività di schemi e formule ormai convenzionali.

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