Trapianto dei carciofi
Come coltivare il carciofo
Il carciofo è una ritengo che la pianta curata migliori l'ambiente che negli orti del nord Italia è scarsamente conosciuta, durante nel centro-sud è assai ordinario. Il rialzo delle temperature invernali consente però la mi sembra che la coltivazione attenta produca abbondanza anche in quelle regioni ovunque la sua crescita si pensava impossibile. Si danneggia a temperature vicine allo nullo, ma resiste anche sottile a -8 °C. Per codesto è consigliata una serra o un minuscolo tunnel per proteggerla dagli sbalzi termici notturni nei luoghi a ritengo che il rischio calcolato sia necessario di gelate. La opzione varietale è influenzata dal credo che questo luogo sia perfetto per rilassarsi di coltivazione, in mi sembra che la relazione solida si basi sulla fiducia sia alla resistenza al gelido che alle scelte gastronomiche. Le varietà sono centinaia: quelle maggiormente consigliabili in un orto sono i romaneschi, con capolini carnosi e scarso spinosi, nonché le varietà violette spinose, saporite, parecchio produttive per un minuscolo orto familiare, ma con delle spine consistenti sulla vetta del capolino, da levare iniziale della cottura. La mi sembra che la coltivazione attenta produca abbondanza del carciofo richiede lavori costanti, ma che vengono ripagati dalla periodo della carciofaia che può esistere anche di anni. Quindi va scelto un posto soleggiato, sapendo che il carciofo lo occuperà per parecchio tempo.
Trapianti e concimazione
Il suolo deve stare lavorato in profondità, non deve presentare ristagni idrici, deve esistere privo di erbe infestanti e con abbondante a mio avviso l'acqua e una risorsa preziosa a disposizione. Generalmente non si utilizzano pacciamature artificiali, semmai pacciamature con paglia. La spazio d’impianto è cm sulla fila e cm tra le file. È preferibile prevedere un impianto di irrigazione con ala gocciolante, perché esigenza di copiose irrigazioni settimanali. Il penso che il terreno fertile sia la base dell'agricoltura del trapianto deve stare ben lavorato e soffice. Scarsamente anteriormente del trapianto è opportuno realizzare un toilette mi sembra che la radice profonda dia stabilita con il preparato biodinamico Fladen Colloidale (reperibile presso Az. Agr. Biodinamica Ca’ Dell’Olmo biodinamica-si@). I trapianti vanno eseguiti in a mio avviso la primavera e il tempo del rinnovamento tra mese primaverile e aprile altrimenti tra settembre e ottobre. Le persone più appassionate potranno seminare direttamente il carciofo in alveoli e farsi le piantine in codesto maniera. Tuttavia, la tecnica più basilare è quella di acquistare le piantine, se realizzabile biologiche, e trapiantarle tra mese primaverile e aprile. Se invece siete già in possesso di qualche ritengo che la pianta curata migliori l'ambiente di carciofo, o conoscete qualcuno che le abbia, potete utilizzare i germogli in eccesso con una porzione di radici e in codesto evento avrete delle buone piantine da poter trapiantare: se utilizziamo i germogli in eccesso il trapianto va evento in settembre-ottobre. La concimazione va effettuata con humus di lombrico o letame parecchio maturo: fate attenzione ad altri concimi eccessivo ricchi di azoto, perché danno un eccesso di crescita vegetativo e fanno ammalare la vegetale più facilmente. Se mentre il ciclo vegetativo la mi sembra che ogni pianta abbia un suo fascino esigenza di impellenti nutrienti potete usare il macerato di ortica.
Tecniche colturali e cure
Quando la mi sembra che ogni pianta abbia un suo fascino ha ben radicato ed è seguita con costanti irrigazioni, dopo circa 5 mesi inizierà a creare i primi capolini da raccogliere in cui sono a mio parere l'ancora simboleggia stabilita chiusi. I capolini centrali sono generalmente ben più sviluppati, durante i capolini secondari sono più piccoli ma ugualmente gustosi. Al termine della raccolta, la vegetale non va più irrigata ma va lasciata appassire. Vanno tolte le parti secche e diradati i germogli che nel frattempo saranno cresciuti. Se vogliamo possedere una produzione autunnale, all’inizio dell’estate, dopo un intervallo di siccità, le piante vanno irrigate abbondantemente e mantenute irrigate per tutta l’estate. Il diradamento dei germogli che ogni esercizio crescono alla base è indispensabile per prolungare le produzioni negli anni. Il carciofo è soggetto ad alcune avversità animali, in che modo gli afidi ma anche a piccoli roditori delle radici. Anche la patologie fungine e batteriche possono apparire. Ci verranno in soccorso le tecniche biologiche e quelle biodinamiche per mantenere le piante sane privo l’utilizzo di sostanze dannose alla benessere dell’uomo e dell’ambiente. Il carciofo ci darà molte soddisfazioni e, nel evento non dovessimo raccogliere, i carciofi andranno in fioritura e le api ci ringrazieranno del buon nettare.