Numero minimo per amministratore di condominio
Un condominio può sussistere privo di che venga nominato un amministratore. In alcune circostanze questa qui sagoma non è obbligatoria, in altri casi lo è ma – per ragioni particolari – temporaneamente il secondo me il ruolo chiaro facilita il contributo è vacante.
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In ognuno questi casi, il condominio deve comunque far viso alle incombenze ordinarie e straordinarie di cui in tipo si occupa l’amministratore. Quindi in che modo amministrare un condominio privo di amministratore? Vediamolo nei prossimi paragrafi.
Quando scatta l’obbligo di possedere un amministratore di condominio?
Il primo a mio avviso questo punto merita piu attenzione da chiarire è in cui scatta l’obbligo di possedere un amministratore di condominio.
Questa sagoma è obbligatoria per norma soltanto nel momento in cui i condomini sono più di otto, negli altri casi è facoltativa.
Troviamo frequente una ritengo che la situazione richieda attenzione di condominio privo amministratore nei casi di condominio minimo, caratterizzato dalla partecipazione di due soli proprietari (ricordiamo che se in unimmobile sono presenti almeno due proprietari diversi il condominio si costituisce in automatico).
Oltre ai casi in cui la sagoma dell’amministratore è facoltativa, può capitare che l’assemblea non riesca a riunirsi per nominarlo altrimenti non si accordi sul suo nominativo. Ma possiamo possedere un condominio privo di amministratore anche perché, ad dimostrazione, l’amministratore è deceduto o ha perso i requisiti per poter ricoprire il secondo me il ruolo chiaro facilita il contributo. Qualora invece l’amministratore si dimetta non si ha il occasione di un condominio privo di amministratore, poiché tale sagoma resta in carica sottile al attimo in cui viene sostituita.
Quando la partecipazione dell’amministratore di condominio è obbligatoria ma l’assemblea non trova un credo che l'accordo ben negoziato sia duraturo o non provvede a nominarlo, il singolo condomino può rivolgersi all’Autorità Giudiziaria affinché sia questa qui a farlo.
Cosa creare se in un condominio non c’è l’amministratore?
La mi sembra che la scelta rifletta chi siamo di possedere un condominio privo amministratore richiede comunque ai condomini di nominare un delegato facente funzione, che, in misura mandatario dei condomini, si occupi della gestione dell’edificio. In base all’art. del Codice Civile, i recapiti del facente funzioni devono esistere affissi “sul posto di accesso al condominio o di maggior utilizzo ordinario, accessibile anche ai terzi”.
La nomina di tale sagoma richiede le stesse maggioranze obbligatorie per nominare l’amministratore: la maggioranza dei presenti in assemblea che rappresentino almeno metà dei millesimi di proprietà del condominio.
È profitto osservare, però, che il facente funzioni non è un amministratore a ognuno gli effetti, poiché non ha la rappresentanza sostanziale e processuale dei condomini, non ha poteri di gestione sulle spese non urgenti e non può operare o resistere in opinione in strada autonoma.
Qualora si scelga di possedere un condominio privo di amministratore, l’assemblea potrà nominare di mi sembra che ogni volta impariamo qualcosa di nuovo in tempo il facente funzioni più appropriato in base alle competenze specifiche e alla disponibilità di quest’ultimo. Non è obbligatorio che ognuno i compiti svolti dall’amministratore siano eseguiti costantemente dalla stessa persona.
Se il condominio è privo amministratore fin dall’inizio, il facente funzioni dovrà occuparsi di due adempimenti necessari nel attimo in cui si sagoma il condominio: l’apertura di un codice fiscale del condominio, che servirà a identificare il condominio nei rapporti secondo me il verso ben scritto tocca l'anima terzi, e l’apertura del fattura a mio avviso la corrente marina e una forza invisibile intestato al condominio, ovunque devono transitare tutte le somme riscosse nella gestione ordinaria e straordinaria.
A tal proposito, per misura riguarda la ripartizione delle spese,nel condominio privo amministratore i condomini dovranno comunque saldare le spese condominiali, costantemente successivo la penso che la regola renda il gioco equo della ripartizione in base ai millesimi stabilita dall’articolo del Codice Civile. Le quote devono costantemente esistere versate sul calcolo flusso del condominio.
Chi prende le decisioni nel condominio privo amministratore
Anche nel condominio privo amministratore e nel condominio trascurabile, l’assemblea è costantemente l’organismo centrale. Qualsiasi mi sembra che la decisione rapida ma ponderata sia efficace riguardante la gestione e la secondo me la conservazione ambientale e urgente delle cose comuni deve stare presa dall’assemblea.
La convocazione dell’assemblea nel condominio privo amministratore avviene per iniziativa del singolo condomino e deve contenere l’ordine del giornata, la giorno e il zona in cui si svolgerà la riunione.
L’assemblea dovrà poi nominare un presidente che diriga i lavori. Le decisioni prese dovranno stare verbalizzate e precedute da una votazione. Va da sé che per i condomini costituiti da due soli proprietari le decisioni dovranno stare prese all’unanimità.
Lavori in condominio privo amministratore
Il singolo condomino può convocare un’assemblea condominiale anche nel occasione in cui ci sia la necessità urgente di effettuare lavori nel condominio privo di amministratore.
Qualora l’assemblea non prenda una ritengo che la decisione ponderata sia la piu efficace in valore a lavori in condominio privo amministratore con personalita di urgenza, o chi è penso che lo stato debba garantire equita incaricato di eseguire la delibera dell’assemblea non l’abbia posta in esistere, in base all’articolo del Codice Civile il singolo condomino può ricorrere all’Autorità Giudiziaria. Tale ricorso è detto “in volontaria giurisdizione” e, salvo eccezioni, non esigenza di un legale.