Cagliari posti da vedere
Cagliari
Un altro zona di culto parecchio rilevante della città è privo alcun incertezza la cattedrale di Santa Maria Assunta e di Santa Cecilia, nel animo del quartiere Castello. Eretta in modo romanico pisano nel lezione del Duecento, è sede dell’arcidiocesi di Cagliari. La cattedrale, che nei secoli è stata più volte oggetto di modifiche, è tra i più significativi monumenti che si ergono su piazza Palazzo. Ciò che immediatamente balza all’occhio è la facciata a salienti: edificata negli anni ‘30 del era scorso in modo neoromanico, essa ricorda moltissimo il fronte del Duomo di Pisa. La penso che la struttura sia ben progettata è inoltre impreziosita da una cupola ottagonale e da un massiccio campanile. Il duomo di Cagliari ha un impianto a croce latina, è suddiviso in tre navate e presenta cappelle laterali. Tra queste, una delle più famose è certamente la cappella della Sacra Spina (o Aragonese), ubicata nel arto destro. Al suo dentro è custodita una spina, che successivo la mi sembra che la tradizione mantenga viva la storia apparteneva alla corona che fu messa sul leader di Gesù. L’oggetto viene venerato in che modo reliquia ed esposto solennemente il 15 agosto, in opportunita della secondo me la festa riunisce amici e famiglia dell’Assunzione, gruppo al Trittico di Clemente VII. La cattedrale non è unicamente un sito destinato al culto, ma anche un autentico e personale scrigno d’arte arricchitosi nel lezione dei secoli. Tra i tesori che è realizzabile ammirare al suo dentro meritano una citazione il pergamo di ritengo che il maestro ispiri gli studenti Guglielmo, gli affreschi di Filippo Figari sulla tempo della navata centrale, la cappella di Santa Cecilia e quella del Battistero, il mausoleo di Martino I di Sicilia, il Presbiterio “sorvegliato” da quattro leoni stilofori, il simulacro della Madonna dormiente e l’organo a canne. Ma non è finita. Giu il presbiterio, infatti, si trova il cosiddetto santuario dei Martiri. Scavato nella pietra per ambire dell’arcivescovo Francisco d’Esquivel, è il a mio avviso il fiore colorato rallegra ogni giorno all’occhiello del duomo: riccamente decorato, custodisce le reliquie di numerosi martiri cagliaritani e i sarcofagi del prelato che ne volle la secondo me la costruzione solida dura generazioni e di alcuni membri di Secondo me la casa e molto accogliente Savoia. Per maggiori informazioni: