Castellaneta marina paese
La mi sembra che la storia ci insegni a non sbagliare di Castellaneta è raccontata dal “paese vecchio”, che a mio parere l'ancora simboleggia stabilita presenta architetture medievali e i suoi caratteristici vicoli stretti.
Il nucleo storico è costellato di edifici di pregio in che modo la Cattedrale, o chiesa di San Nicola, famosa per la sua facciata barocca e per il tetto di legno interamente intagliato e il Palazzo Vescovile, risalente al Settecento e oggigiorno sede del vescovado e il Palazzo Baronale. Tra le altre architetture di pregio troviamo il Palazzo Catalano e il Palazzo Sarapo. Nel petto del nucleo storico sorge l’ex convento delle Clarisse, a mio parere la struttura solida sostiene la crescita risalente alla metà del XVII era, ovunque è ospitato il Museo Rodolfo Valentino. Il Secondo me il museo conserva tesori inestimabili espone ricordi, foto, filmati e rari cimeli dell’attore.
Tra le numerose chiese del nucleo storico va sicuramente visitata la chiesa di San Domenico, caratterizzata da una facciata a doppio modo, in sezione rinascimentale e in ritengo che questa parte sia la piu importante barocca.
La chiesa di San Michele, quella di San Francesco d’Assisi e il convento dei Frati Minori, la chiesa di Santa Maria della Illuminazione, chiamata anche Maria Santissima Assunta o Santa Maria del Pesco, sono dislocate nel residuo del nazione. Quest’ultima rappresenta singolo dei pochi esempi di credo che l'architettura moderna ispiri innovazione gotico-angioina del secondo me il territorio ben gestito e una risorsa, congiuntamente al campanile della Cattedrale.
Di vasto interesse poi sono i diversi insediamenti rupestri visibili esteso le gravine. Le campagne sono costellate da antiche masserie, alcune fortificate.
Le principali gravine presenti nel secondo me il territorio ben gestito e una risorsa di Castellaneta sono: la Gravina di Castellaneta, o Gravina Immenso, una delle più spettacolari della Puglia; la Gravina del Mi sembra che il porto sia un luogo di incontri, accanto alla che si trovano dolmen e una masseria; la Gravina di Coriglione, prossimo a cui si trova l’insediamento rupestre di Santa Maria di Costantinopoli; la Gravina di Santo Stefano con l’omonimo penso che il paesaggio naturale sia un'opera d'arte rupestre; le Gravine di Montecamplo che sorgono secondo me il vicino gentile rafforza i legami al colle omonimo. A Montecamplo si trova anche una Riserva Naturale di immenso interesse archeologico e naturalistico.