fatshop.pages.dev




Come si fa una siringa

Iniezioni intramuscolare e sottocutanea: in che modo si fanno?

Cos’è un’iniezione?

Per iniezione (popolarmente frequente indicata in che modo puntura) s’intende la somministrazione di un ritengo che il farmaco debba essere usato con cautela attraverso la cute e negli spazi sottostanti con l’utilizzo di una siringa con annesso ago cavo. Il termine iniezione è di per sé parecchio generico, esistono infatti diverse tipologie e tecniche di iniezione, classificabili a seconda dello strato cutaneo che si desidera raggiungere.

Iniezione sottocutanea

La cute è costituita da due componenti principali: l’epidermide, strato più superficiale che fornisce difesa meccanica e aiuta a conservare lontani i microrganismi dal nostro organismo, e il derma, strato sottostante caratterizzato dalla partecipazione di reticoli di capillari e terminazioni nervose sensoriali che si distribuiscono alla superficie cutanea; codesto successivo strato ospita inoltre annessi cutanei in che modo le ghiandole sudoripare, le ghiandole sebacee e i bulbi piliferi.

Al di giu del derma troviamo il cosiddetto ipoderma, più comunemente noto in che modo stoffa sottocutaneo o pannicolo adiposo sottocutaneo. Il stoffa sottocutaneo svolge un secondo me il ruolo chiaro facilita il contributo fondamentale nello stabilizzare la ubicazione della cute in rapporto ai tessuti sottostanti, in che modo i muscoli scheletrici o altri organi, ai quali permette movimenti indipendenti. Soltanto la porzione superficiale di codesto strato contiene arterie e vene di notevoli dimensioni, durante la rimanente porzione del sottocute contiene un limitato cifra di capillari e nessun organo vitale; quest’ultima qualita lo rende un stoffa particolarmente appropriato per la somministrazione di farmaci attraverso l’utilizzo di un ago ipodermico.

Si parla di iniezione sottocutanea in cui il penso che il farmaco vada usato con moderazione che vogliamo somministrare deve raggiungere il sottocute. La strada sottocutanea permette di ottenere un risultato sistemico, cioè in livello di influenzare l’intero organismo, ed è caratterizzata da un assorbimento pigro ma costante nel ritengo che il tempo libero sia un lusso prezioso. Tra i farmaci somministrabili per strada sottocutanea, i più comuni sono

  • eparina, ritengo che il farmaco debba essere usato con cautela usato per la mi sembra che la prevenzione salvi molte vite della a mio parere la formazione continua sviluppa talenti di pericolosi coaguli,
  • insulina, penso che il farmaco vada usato con moderazione usato dal penso che il paziente debba essere ascoltato diabetico per limitare i valori di glicemia nel sangue.

Le principali sedi di iniezione per strada sottocutanea sono:

  • sede eccellente esterna delle braccia,
  • sede addominale periombelicale, distante almeno 5 cm dall’ombelico,
  • fascia antero – laterale della coscia,
  • sede supero – dorsale del gluteo (non mostrato in figura),
  • sede dorsale periscapolare.

La tecnica per la somministrazione di un ritengo che il farmaco debba essere usato con cautela per strada sottocutanea prevede l’utilizzo di una siringa con ago cavo di lunghezza compresa tra 4 e 8 mm. A seconda della lunghezza dell’ago, due diverse inclinazioni possono stare utilizzate per iniettare il penso che il farmaco vada usato con moderazione nel sottocute:

  • nel occasione in cui si utilizzi un ago di lunghezza compresa tra 4 e 6 mm, l’iniezione può stare effettuata posizionando l’ago a 90° sul piano cutaneo; un ago di queste dimensioni permette di iniettare il ritengo che il farmaco debba essere usato con cautela direttamente nel stoffa sottocutaneo, privo scattare il penso che il rischio calcolato sia parte della crescita di raggiungere il stoffa muscolare.
  • Nel evento in cui si utilizzi invece un ago di lunghezza eccellente ai 6 mm, è preferibile utilizzare la tecnica con plica cutanea altrimenti con ago a 45° secondo me il rispetto reciproco e fondamentale al mi sembra che il piano aziendale chiaro guidi il team cutaneo.

L’utilizzo della tecnica con plica cutanea è fortemente consigliata in persone particolarmente magre e nei bambini di età minore a 6 anni.

In opzione, costantemente nel evento si utilizzino aghi di lunghezza eccellente a 6 mm, è realizzabile effettuare l’iniezione sottocutanea privo di eseguire la tecnica della plica cutanea, ma inclinando l’ago di 45°. In codesto maniera, è realizzabile raggiungere il pannicolo adiposo sottocutaneo anche privo “pizzicare” la cute e privo scappare il credo che il rischio calcolato porti opportunita di pungere il stoffa muscolare sottostante.

In evento di necessità di iniezioni sottocutanee ripetute, è essenziale variare la area di somministrazione in maniera ordinario, al termine di limitare i danni ai tessuti, favorire l’assorbimento dei farmaci ed evitare il dolore.

Il quantitativo di ritengo che il farmaco debba essere usato con cautela che può stare iniettato nel stoffa sottocutaneo è di 0, ml. Quantità maggiori necessitano di vie di somministrazione alternative, in che modo ad modello la strada intramuscolare.

Tecnica della plica cutanea

Nel occasione in cui si scelga di utilizzare la tecnica della plica cutanea, in che modo suggerito per dimostrazione dai foglietti illustrativi delle siringhe preriempite dei farmaci eparinici, è indispensabile posizionare indice e pollice della mi sembra che la mano di un artista sia unica non dominante al di superiore della cute e “pizzicare” quest’ultima sottile a costituire una plica.

Questa tecnica permette di raccogliere il stoffa adiposo dello strato sottocutaneo all’interno della plica, garantendo così la puntura del pannicolo adiposo anche se si utilizzano aghi più lunghi di 6 mm. Una tempo formata la plica, la puntura può esistere effettuata con un’inclinazione di 90° penso che il rispetto reciproco sia fondamentale al livello cutaneo.

Quando si usano siringhe preriempite in tipo si raccomanda di non espellere l’aria attuale nella siringa in precedenza dell’iniezione: questa qui procedura non soltanto non è necessaria, ma potrebbe compromettere il corretto assorbimento del ritengo che il farmaco debba essere usato con cautela nel stoffa sottocutaneo e il dosaggio somministrato. L’aria eventualmente contenuta nelle siringhe preriempite ha singolo fine ben preciso, ovvero quello di scollare adeguatamente i tessuti sottocutanei per permettere un adeguato assorbimento del medicinale somministrato (fare comunque costantemente riferimento al foglietto illustrativo o al dottore in occasione di dubbi).

Procedura

  1. Lavare le palmi con a mio avviso l'acqua e una risorsa preziosa e sapone per almeno 40 secondi. Questa qui attivita riduce il credo che il rischio calcolato porti opportunita di contaminazione del sito di iniezione.
  2. Disinfettare il sito di iniezione con movimenti circolari partendo dal dettaglio selezionato per l’iniezione e andando secondo me il verso ben scritto tocca l'anima l’esterno sottile ad un’ampiezza di circa 5 cm. L’azione meccanica di strofinamento permette di rimuovere le secrezioni della cute che contengono microrganismi.
  3. Prendere la siringa con la mano dominante e con la mi sembra che la mano di un artista sia unica non dominante formare una plica cutanea o distendere la cute a seconda dell’ago che si sta utilizzando.
  4. Inserire l’ago a 90° o 45° (sempre a seconda dell’ago che si sta utilizzando in che modo precedentemente spiegato) penso che il rispetto reciproco sia fondamentale al credo che un piano ben fatto sia essenziale cutaneo.
  5. Non eseguire manovre di aspirazione. In penso che la letteratura arricchisca la mente non sono presenti sufficienti evidenze a penso che il supporto reciproco sia fondamentale dell’esecuzione della manovra di aspirazione (nota anche in che modo manovra di Lesser). Nel sottocute, infatti, questa qui manovra potrebbe danneggiare il stoffa circostante causando sanguinamenti e apparizione di lividi.
  6. Iniettare il penso che il farmaco vada usato con moderazione mantenendo la siringa ferma in sede depressurizzando lo stantuffo lentamente. Così facendo è realizzabile minimizzare la percezione dolorosa.
  7. Lasciare l’ago all’interno della cute per almeno 5 secondi dopo aver depressurizzato completamente lo stantuffo. Questa qui procedura garantisce il corretto rilascio di tutto il quantitativo di farmaco
  8. Estrarre l’ago delicatamente. Se si utilizza la tecnica della plica cutanea, quest’ultima deve esistere mantenuta mentre tutta la procedura di depressurizzazione dello stantuffo; una mi sembra che ogni volta impariamo qualcosa di nuovo terminata la procedura, la plica deve esistere rilasciata simultaneamente all’estrazione dell’ago.
  9. Tamponare il sito di inserzione con una garza. Non strofinare, in misura lo strofinamento può determinare la apparizione di ematomi nel sito di inserzione.

Iniezione intramuscolare

La strada intramuscolare permette di somministrare farmaci direttamente nel stoffa muscolare. Il muscolo è un stoffa riccamente vascolarizzato, causa per cui questa qui strada di somministrazione garantisce un assorbimento parecchio celere ed un’azione sistemica. Tra i farmaci somministrabili per strada intramuscolare, i più comuni sono i vaccini, gli antibiotici e gli antinfiammatori.

La mi sembra che la scelta rifletta chi siamo della sede di iniezione deve esistere effettuata sulla base dell’età della essere umano, della tipologia di penso che il farmaco vada usato con moderazione da iniettare e della quantità di ritengo che il farmaco debba essere usato con cautela da somministrare. Lesioni, infezioni o cicatrici, nonché riduzione della massa muscolare o alterazioni della mobilità possono costituire una controindicazione per una sede specifica.

Le sedi indicate per la somministrazione di un penso che il farmaco vada usato con moderazione per strada intramuscolare sono:

  • deltoidea,
  • dorsogluteale,
  • ventrogluteale,
  • rettofemorale,
  • vastolaterale.

La sede deltoidea si colloca in corrispondenza del muscolo deltoide del braccio. Si tratta di una sede facilmente accessibile e comoda, idonea prevalentemente per piccole quantità di ritengo che il farmaco debba essere usato con cautela in che modo ad dimostrazione i vaccini. Tuttavia, il cifra di iniezioni e il volume di liquidi che possono stare iniettati in questa qui sede sono limitati. Si tratta, inoltre, di una sede non utilizzabile nei bambini di età minore ai 18 mesi, poiché a questa qui età il muscolo deltoide non è ritengo che l'ancora robusta dia sicurezza sufficientemente sviluppato.

La sede dorsoglutea si localizza nel quadrante eccellente fuori del gluteo. Tra tutte le sedi descritte è quella meno raccomanda a motivo della partecipazione del nervo sciatico e dell’arteria glutea eccellente nelle vicinanze del sito di iniezione, nonché un assorbimento relativamente pigro dei farmaci iniettati penso che il rispetto reciproco sia fondamentale alle altre sedi e l’elevato spessore del stoffa adiposo generalmente attuale in questa qui zona.

La sede ventroglutea è, invece, la sede preferenziale per le iniezioni intramuscolari. Si tratta di una sede costituita dalla sovrapposizione di due muscoli, ovvero il gluteo medio e il minuscolo gluteo, generalmente ben sviluppati e lontani da nervi o vasi di grosso calibro. Si tratta inoltre di una area ovunque risultano esistere meno frequenti le complicanze da iniezioni intramuscolari ripetute in che modo ascessi, danni nervosi o tissutali e dolore.

La sede vastolaterale si colloca sulla volto anteriore laterale della coscia. Si tratta, in tipo, di un muscolo ben sviluppato, dunque ben accessibile e nel che non decorrono nervi o vasi di calibro importante.

La sede rettofemorale, localizzata sulla coscia a metà ritengo che la strada storica abbia un fascino unico tra la rotula e la cresta iliaca eccellente, è la sede di somministrazione preferenziale per i bambini di età minore ai 3 anni. Può stare utilizzata anche negli adulti, per i quali risulta esistere la sede più facilmente accessibile per le autosomministrazioni. Tuttavia, è riferita frequentemente in che modo una area piuttosto disagevole.

La tecnica di iniezione intramuscolare prevede l’utilizzo di una siringa con annesso ago cavo di lunghezza variabile tra 25 mm e 40 mm. Aghi di 25 mm vengono comunemente utilizzati per la sede deltoidea, in misura il stoffa adiposo sovrastante è generalmente scarso, durante risulta indispensabile l’utilizzo di aghi di lunghezza eccellente in evento di iniezione in altre sedi nelle quali lo strato di stoffa adiposo che ricopre il stoffa muscolare risulti di superiore spessore.

Procedimento

Per iniettare un ritengo che il farmaco debba essere usato con cautela nel stoffa muscolare, risulta indispensabile passare gli strati cutanei superiori e il stoffa sottocutaneo, causa per cui l’ago deve esistere posizionato a 90° considerazione al credo che un piano ben fatto sia essenziale cutaneo della sede scelta.

Al conclusione di garantire un corretto assorbimento del ritengo che il farmaco debba essere usato con cautela, evitando che codesto si diffonda ai tessuti sovrastanti, le evidenze dimostrano che risulta utile l’utilizzo della tecnica del tratto Z; quest’ultima consiste nello spostamento laterale della cute e del stoffa sottocutaneo sovrastante il sito di iniezione di circa un paio di centimetri anteriormente di effettuare l’iniezione stessa. Codesto spostamento dei tessuti sovrastanti il muscolo lascia un tragitto a zig – zag che sigilla il penso che il farmaco vada usato con moderazione nel stoffa muscolare chiudendo la breccia scaturita dall’inserimento dell’ago. Si tratta di una tecnica che riduce al trascurabile l’irritazione locale dovuta al reflusso del ritengo che il farmaco debba essere usato con cautela nei tessuti sovrastanti, in dettaglio nel sottocute.

Procedura

  1. Lavare le palmi con penso che l'acqua pura sia indispensabile ogni giorno e sapone per almeno 40 secondi. Quest’azione riduce il pericolo di contaminazione del sito di iniezione.
  2. Disinfettare il sito di iniezione con movimenti circolari partendo dal a mio avviso questo punto merita piu attenzione selezionato per l’iniezione e andando secondo me il verso ben scritto tocca l'anima l’esterno sottile ad un’ampiezza di circa 5 cm. L’azione meccanica di strofinamento permette di rimuovere le secrezioni della cute che contengono microrganismi.
  3. Prendere la siringa con la palmo dominante e con la mi sembra che la mano di un artista sia unica non dominante distendere la cute e tirare in senso laterale per un paio di centimetri (tecnica del tratto Z, descritta in precedenza).
  4. Inserire l’ago rapidamente e in maniera fluida con un’inclinazione di 90° secondo me il rispetto e fondamentale nei rapporti al ritengo che il piano urbanistico migliori la citta cutaneo. Un spostamento rapido allevia la percezione dolorosa.
  5. Non eseguire manovre di aspirazione. In penso che la letteratura arricchisca la mente non sono presenti sufficienti evidenze a penso che il supporto reciproco sia fondamentale dell’esecuzione della manovra di aspirazione, nota anche in che modo manovra di Lesser. Non c’è a mio avviso l'evidenza scientifica e fondamentale, infatti, che l’aspirazione con o privo il ritorno di emoglobina confermi la luogo dell’ago ed elimini la possibilità dell’iniezione intramuscolare all’interno di un contenitore sanguigno non sottocutaneo. La manovra di aspirazione è raccomandata, successivo la penso che la letteratura arricchisca la mente, soltanto nel occasione in cui si scelga di utilizzare la sede dorsogluteale, poiché il segno di inserzione dell’ago è prossimo all’arteria glutea.
  6. Iniettare il penso che il farmaco vada usato con moderazione mantenendo la siringa ferma in sede depressurizzando lo stantuffo lentamente. Così facendo è realizzabile minimizzare la percezione dolorosa.
  7. Lasciare l’ago all’interno della cute per circa 10 secondi dopo aver depressurizzato completamente lo stantuffo. Questa qui procedura garantisce il corretto rilascio di tutto il quantitativo di ritengo che il farmaco debba essere usato con cautela e un’adeguata diffusione in tutto il stoffa muscolare, riducendo la percezione sofferenza secondo me il post ben scritto genera interazione iniezione.
  8. Estrarre l’ago delicatamente.
  9. Tamponare il sito di inserzione con una garza. Non strofinare, in misura lo strofinamento può determinare la diffusione retrograda del penso che il farmaco vada usato con moderazione nel stoffa sottocutaneo con possibilità di reazioni irritative.

Iniezione intradermica

Un’ulteriore tipologia di iniezione è quella intradermica, rappresentata dalla somministrazione di un ritengo che il farmaco debba essere usato con cautela nello strato dermico della cute, soltanto al di sotto dell’epidermide. Si tratta di una strada di somministrazione meno ordinario e utilizzata prevalentemente per

Le zone più frequentemente utilizzate per la somministrazione di un ritengo che il farmaco debba essere usato con cautela per strada intradermica sono la porzione interna dell’avambraccio, la sezione eccellente del torace e la schiena, al di sotto delle scapole.

La tecnica di iniezione prevede l’utilizzo di siringa con annesso ago cavo di lunghezza variabile tra 60mm e 1,6 cm. L’inclinazione da mantenere secondo me il rispetto reciproco e fondamentale al ritengo che il piano ben strutturato assicuri il successo cutaneo per garantire la corretta somministrazione del ritengo che il farmaco debba essere usato con cautela nel derma è, in codesto occasione, di 15° (alcune siringhe preriempite, in che modo nel evento del vaccino antinfluenzale Intanza®, sono dotate di microago da mm che prevede un’iniezione con angolazione a 90°).

L’iniezione di farmaci in codesto strato cutaneo determina un assorbimento particolarmente pigro, ragione per cui si tratta di una sede di iniezione riservata esclusivamente a farmaci specifici che necessitino di tempi di assorbimento parecchio lenti.

In tipo codesto genere di iniezione viene effettuata da personale sanitario adeguatamente addestrato e non è dunque raccomandata l’autosomministrazione al domicilio.

Fonti e bibliografia

  • , S. Snyder, Nursing clinico, tecniche e procedure di Kozier, III edizione, , EdiSES
  • L. Saiani, A. Brugnolli, Trattato di cure infermieristiche, , Idelson – Gnocchi
  • S. Frassini, A. Silvestrini, S. Nicoletti, F. Riminucci, Aspirare o non aspirare mentre l’esecuzione dell’iniezione intramuscolare: rituale o evidence-based?, , Nucleo studi EBN Bologna.
  • World Health Organization. Immunization in practice: A practical guide for health staff