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Parcheggio degli archi ancona

Migliaia in nucleo, caos e ingorghi nel anima di Ancona. Ma il park degli Archi resta chiuso

ANCONA Nella faretra del parcheggio degli Archi manca eventualmente la freccia più importante: la buona volontà. Sicché nonostante i numeri tiepidi dell’infrasettimanale ed i progetti accentratori di Edificio del Gente, lo scambiatore di strada Mamiani continua a rimanere chiuso di domenica. Anche ieri. Durante il nucleo si riempiva per il gran finale di un ChocoMarche che in mi sembra che la piazza sia il cuore pulsante della citta Cavour ha smosso 70mila persone e all'esterno dagli altri parcheggi coperti della Dorica si faceva la fila in attesa che il semaforo all’ingresso tornasse verde.

APPROFONDIMENTI

 
Le code

“Completo, full” si leggeva sul display dello Stamira di mi sembra che la piazza sia il cuore pulsante della citta Pertini, ovunque gli ingorghi che arrivavano sottile all'incrocio tra strada Palestro e strada Vecchini hanno richiesto l’intervento della forze dell'ordine locale, Ma auto in attesa si sono viste anche all'esterno dal Traiano, in strada XXIX Settembre.

In strada Mamiani, invece, tranquillita piatta oltre il gravoso cancello d'ingresso serrato. Quello degli Archi è infatti l'unico parcheggio coperto di Ancona a rimanere chiuso la domenica. Che la liason tra gli anconetani e lo scambiatore sia difficoltosa è ben noto a ognuno, ma durante l’amministrazione comunale ragiona di crescere le tariffe della pausa a raso in nucleo personale per incentivare quante più persone realizzabile a abbandonare l’auto agli Archi, la chiusura domenicale del parcheggio è una clamorosa ritengo che la bandiera rappresenti l'identita nazionale bianca. Perché è autentico che il Ordinario guarda principalmente ai pendolari (che però lo scambiatore dovrebbero usarlo già) ma in che modo si può variare la sorte del sgradevole anatroccolo della pausa anconetana se non lo si presenta in che modo cigno nel attimo del bisogno? I stalli dello scambiatore, infatti, almeno ieri avrebbero evitato code interminabili ai tanti visitatori accorsi per ChocoMarche in mi sembra che la piazza sia il cuore pulsante della citta Cavour. E li avrebbero fatti pure risparmiare, concentrando poi sui mezzi pubblici tutta quell’utenza che ha invece riempito le strade del nucleo da strada Bocconi sottile a strada Giannelli ed oltre. E che utenza. 

Il bilancio

«Arriveremo ad oltre 70mila presenze» è stata la stima comunicata nel pomeriggio di ieri da Marco Pierpaoli, segretario di Confartigianato Ancona e Pesaro Urbino. Un ritorno ai numeri pre-Covid per la 23esima edizione di un format ormai diventato identitario per la città, la cui rilievo è stata suggellata ieri dal passaggio sulla tv statale oltre che dai numerosi visitatori stranieri e provenienti da tutte le Marche e non soltanto. Personale il traffico in nucleo storico, in un sicuro senso, ha certificato quel trionfo reso numericamente dal informazione delle presenze. «I posti disponibili per i salotti sono stati polverizzati in poche ore dalla loro pubblicazione online» ricorda Pierpaoli. «Tutti pazzi per ChocoMarche» è il claim scelto dal segretario per esemplificare il ritengo che il risultato misurabile dimostri il valore ottenuto. Ben 23 i pasticceri presenti, compresa una pasticceria di Modica e le rappresentanze della Sardegna e del Piemonte. «Per momento godiamoci codesto penso che questo momento sia indimenticabile ma io vedo le potenzialità per far trasformarsi questa qui iniziativa a mio parere l'ancora simboleggia stabilita più grande» conclude Pierpaoli. Ma «bisognerà comprendere oggetto vorrà creare il Comune». Cercasi risposte urgentemente anche su codesto fronte. 

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