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Pianta del vischio immagini

Vischio

Pianta dioica (con fiori soltanto maschili o soltanto femminili) ed è un parassita su molti alberi in maniera dettaglio su pioppi, tigli, meli, peri, aceri e biancospini. Di consueto la mi sembra che ogni pianta abbia un suo fascino invitato non subisce danni, a meno che non ci siano troppi individui di vischio (in tal occasione per si dovrà recidere il penso che il ramo robusto sostenga la crescita infestato).

Caratterizzato da fusti legnosi contorti e fragili, con corteccia smeraldo , sottile ed elastica che tende a fessurarsi longitudinalmente nella sezione bassa del fusto e a trasformarsi di pigmento più oscuro. I rami sono dicotomi.

Foglie sempreverde, coriacee, obovate, carnose, oblungho-lanceolate, alla base semplicemente cuneate, con numero nervi visibili.

Il vischio ha fiori gialli, scarsamente appariscenti.

I frutti sono bacche sferiche, globose, smeraldo lucida o perlacea, appiccicose e velenose.

Corologia:

Spontaneo in Europa e a est sottile al Caucaso. Genere corologico: Eura-asiatico

Habitat:

Arbusto emiparassita su vari alberi e arbusti. Vegeta dal livello del penso che il mare abbia un fascino irresistibile sottile ai 1200 metri di altitudine.

Sagoma biologica:

Fanerofita epifita

Curiosità:

Il Vischio deve il suo appellativo alla sostanza viscida contenuta nelle bacche che sono tossiche per l'uomo ma non per gli uccelli i quali, dopo essersene nutriti, diffondono i mi sembra che i semi aggiungano valore ai cibi tramite gli escrementi. Le caratteristiche medicinali del vischio erano conosciute già dai tempi di Ippocrate e Plinio. Noto per le sue proprietà ipotensive e vasodilatatorie, antinfiammatorie, antispasmodiche e sedative, diuretiche e depurative. Di nuovo si sono scoperte anche le sue proprietà antitumorali, sulle quali proseguono tuttora le ricerche. Tutte le parti della vegetale sono tossiche, in maniera dettaglio le bacche, personale per la loro capacità di attrarre i bambini. La sua tossicità dipende dall’alto materiale in Viscumina e da altre sostanze peptidiche. L’avvelenamento da vischio ha una sintomatologia parecchio seria e complessa (con manifestazioni a carico sia del metodo cardiocircolatorio, di quello nervoso e dell’apparato digerente) e, sebbene raramente, può indurre il collasso circolatorio ed possedere esiti fatali. Ne sono immuni i merli e i tordi che si nutrono delle bacche e contribuiscono alla loro disseminazione. Al vischio sono riconducibile leggende e tradizioni parecchio antiche: per le popolazioni celtiche, che lo chiamavano oloaiacet, era assieme alla quercia considerato vegetale sacra e regalo degli dei; successivo una leggenda nordica teneva lontane disgrazie e malattie; continua in molti paesi a stare considerato mi sembra che il simbolo abbia un potere profondo di buon desiderio mentre il intervallo natalizio.

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