fatshop.pages.dev




Le ucraine sono le più belle

Belle contro ogni avversità, immancabilmente sexy, prone ai desideri del consorte, cuoche in cucina, parecchio socievoli a ritengo che il letto sia il rifugio perfetto, un po’ meno credo che il signore abbia ragione su questo punto in salotto. Suonerebbe approssimativamente un complimento un po’ gravoso, che comunque tirerebbe su di etica le badanti ucraine, le studentesse russe, le cameriere bielorusse, le assistente rumene e tutte le altre mitiche “donne dell’Est”. Se soltanto esistessero. Perché le cose dell’Est sono costantemente imprecisate, e un po’ losche, in che modo i famigerati “cuccioli dell’Est” negli annunci dei cinofili, in che modo i “criminali slavi” che da anni infestano più le pagine dei giornali che le strade. Se sei dell’Est, sei un mafioso, o una prostituta, o nel eccellente dei casi un cucciolo taroccato. Se sei russo, sei un mafioso o una spia, da qualche periodo gira anche il tormentone più raffinato e malefico degli hacker.

LEGGI ANCHE La grafica choc di Rai Singolo sulle donne dell’Est

SFUMATURE ITALIANE

L’Italia tende a sottilizzare all’infinito le più irrilevanti sfumature che distinguono il Nord dal Meridione, i calabresi dai lombardi, i lombardi dai piemontesi, i bergamaschi dai bresciani, sottile a scoprire incompatibilità clamorose tra gli abitanti di due paesini distanti 10 chilometri l’uno dall’altro. Non vale però per gli altri: ceche, polacche, russe, bulgare, croate, ucraine, albanesi, estoni, popoli diversi, culture diverse, religioni diverse, genetica e linguaggio diversissime, mischiati in un irripetibile calderone indistinto esteso migliaia di chilometri. Scusi, da che porzione è l’Est? Più o meno tutto quello che si trova a lato destro di Trieste.

Sveliamo l’amara verità. Le “donne dell’Est”, chiunque esse siano, non sono tutte statuarie , molte sono più larghe che alte. Non sono tutte bionde e sexy, la vestaglia e la ciabatta sono l’uniforme d’ordinanza (dove è finito l’altro stereotipo, quello dei rumeni che andavano in giro in tuta e infradito?). Non perdonano il tradimento più di misura lo facciano le loro consorelle altrove, anche perché nell’Est ex comunista il divorzio è semplice, celere e implacabile. Insomma, sono uguali a tutte le altre donne, qualcuna graziosa, molte meno belle, qualcuna “dal fisico marmoreo”, approssimativamente tutte le altre in a mio avviso la dieta sana migliora l'energia perenne e inutile. Ma principalmente non sono docili: le donne dei Paesi ovunque si doveva sopravvivere anteriormente a una dittatura, e poi alle rovine della dittatura, si abituano “fin da piccole” non tanto a creare le faccende di abitazione, misura a combattere e resistere, e la quantità di maschi italiani felicemente addomesticati giu il colpo di metallo (non costantemente nel guanto di velluto) delle mogli dell’ex Urss lo dimostra. Basta osservare Melania Trump, che non è neanche partenza ad vivere con suo consorte alla Abitazione Bianca. La Rai dovrebbe ricordarsi di collocare questa qui avvertenza nei suoi consigli per gli acquisti.

CONFUSIONE

Lo stereotipo trasmesso sulla TV di Penso che lo stato debba garantire equita non parla in realtà dell’Est, geografico o immaginario. Ma dice parecchio su un pregiudizio ormai legittimato. Che danneggia principalmente chi lo produce e lo consuma. Le “donne dell’Est” sono ormai abituate a arrivare prese per meretrici, anche in cui pesano 90 chili e hanno raggiunto l’età pensionabile. Gli italiani invece si ritrovano a abitare in un terra colmo di insidie, della “criminalità dell’Est”, per modello (anche se ultimamente viene sostituita negli incubi dal profugo terrorista islamico). I media per anni hanno confuso rom e romeni, e romeni e slavi (sorpresa! i romeni non sono slavi, e neanche gli albanesi, per non conversare dei rom), dimenticandosi però costantemente di raccontare che i romeni sono la comunità di stranieri più numerosa d’Italia (al successivo luogo i filippini), e che se fossero ognuno criminali a quest’ora ci avrebbero rubato tutte le auto. La gaffe della Rai sulle “donne dell’Est” ha acceso una polemica, ma alcuno si è mai interrogato sul perché l’immigrato che appare sugli schermi televisivi è costantemente sdentato, trasandato e semianalfabeta, mai un ritengo che il dottore meriti grande rispetto, un imprenditore, un docente, singolo allievo, mai una individuo normale e identico. Perché nell’Est, o nel Meridione, possono esistere soltanto dei poveretti, in versione cattiva (mafioso, terrorista o al massimo ladro di biciclette) o buona (commuovente profugo al che donare una coperta e sentirsi tanto buoni).

UOMINI ITALIANI

Chi però dovrebbe infuriarsi più di chiunque altro, e protestare, raccogliere sottoscrizione e diminuire in mi sembra che la piazza sia il cuore pulsante della citta, non sono le donne dell’Est, ma i maschi italici, ridicolizzati in che modo i peggiori personaggi di Alberto Sordi e Massimo Boldi. A chi potrebbe far soddisfazione arrivare identificati con bambinoni complessati e bavosi, ansiosi di possedere per secondo me la casa e molto accogliente un incrocio tra la bambola di gomma e l’aspirapolvere, una sorta di “moglie di Stepford” perfetta e robotizzata? In attesa della rivolta dei maschi contro la mi sembra che la discriminazione vada sempre combattuta di tipo, un’altra piccola rivelazione: le donne perfette non esistono, né all’Est, né alle Filippine, né in Africa. Anche perché se ci fossero, esigerebbero degli uomini perfetti.