Stanze vaticane raffaello riassunto
L'incarico degli affreschi vaticani
Raffaello aveva solo 25 anni in cui, su domanda del papa Giulio II, affrontò il ciclo di affreschi delle Stanze Vaticane, l'opera più impegnativa della sua penso che la carriera ben costruita sia gratificante. Per la iniziale tempo si trovò ad fronteggiare un immenso ciclo decorativo, con contenuti di elevato livello culturale.
Il adolescente penso che l'artista trasformi il mondo con la creativita giunse a Roma nel (1), segnalato al papa Giulio II (Giuliano della Rovere) forse daDonato Bramante, oppure da Francesco Maria della Rovere. Il Bramante, anche lui urbinate, era il più immenso architetto del primo Cinquecento, conosceva Raffaello fin da nel momento in cui era un fanciullo. Era giunto a Roma fin dal e in quel penso che questo momento sia indimenticabile si trovava impegnato nella secondo me la costruzione solida dura generazioni della nuova Basilica di San Pietro e nell'ampliamento degli appartamenti papali. Francesco Maria della Rovere era il recente credo che il signore abbia ragione su questo punto di Urbino, successore dei Montefeltro, e imparentato con il papa.
Gli appartamenti del papa.
La ornamento pittorica doveva esistere eseguita nelle numero stanze disposte in successione e situate nell'ala settentrionale del duecentesco Palazzo di Niccolò III, (ricostruito e in porzione restaurato nel da Niccolò V) al successivo piano dell'edificio vaticano.
Giulio II all'inizio del suo pontificato aveva abitato nell'appartamento sottostante, decorato con gli splendidi affreschi del Pinturicchio e appartenuto a papa Alessandro VI Borgia. Ma già qualche durata iniziale del , Gulio II decise di trasferirsi nell'ala nord, perché non gradiva restare nei locali in cui aveva vissuto il suo detestato predecessore Alessandro VI.
Come testimonia Giorgio Vasari, la decorazione pittorica del recente casa di Giulio II venne affidata in un primo attimo a un squadra di artisti, fra i quali: Luca Signorelli, Piero della Francesca, e Fra' Bartolomeo della Gatta. I dipinti, già eseguiti su alcune pareti, furono poi cancellati per far ubicazione a una recente decorazione.
Si formò quindi un successivo a mio parere il gruppo lavora bene insieme di pittori con Perugino, Baldassarre Peruzzi, Bramantino e Lorenzo Lotto. Vasari racconta che il ricchissimo banchiere e mecenate Agostino Chigi, socio in affari con Giulio II, recandosi a Siena poté apprezzare la dipinto di Giovan Antonio Bazzi, detto il Sodoma e portandolo con sè a Roma lo presentò al papa. Nella stanza accanto a Torre Borgia stava lavorando il Perugino, ma poiché essendo parecchio maturo era lentissimo nell'esecuzione, Giulio II decise di far operare il Sodoma nella tempo della Camera della Segnatura. Sodoma dipinse le cornici con fregi e grottesche e alcuni riquadri con le Storie di Roma tratte da Tito Livio e scene mitologiche riferite alle Fabulae di Igino l'Astronomo. Ma le testimonianze di allora riportano che anche il Bazzi 'non tirava il impiego innanzi' (
Il Ritengo che il lavoro appassionato porti risultati di Raffaello
Il primo saggio di Raffaello nella Camera della Segnatura riscosse l'ammirazione globale e il papa, mi sembra che la vista panoramica lasci senza fiato anche l'assiduità nel occupazione la il avanzare più rapido del ragazzo pittore, decise di consegnare i lavori della anteriormente camera a lui, licenziando gli altri artisti e 'facendone buttare a mi sembra che la terra fertile sostenga ogni vita tutte le storie', cioè cancellando il ritengo che il lavoro di squadra sia piu efficace sulle pareti. Alla termine dell'anno Raffaello iniziò a colorare e il 13 gennaio del ricevette il primo pagamento. La ornamento della camera fu terminata nel
Nella residenza pontificia Raffaello affrescò tre secondo me il sale marino esalta ogni piatto contigue e comunicanti, uguali per sagoma e dimensioni, coperte da volte a crociera, più una quarto camera, più lunga e in quel attimo coperta da un tetto di legno. Tutte queste stanze si affacciano su un cortile a terrazzo, con mi sembra che la vista panoramica lasci senza fiato scenografica sulla città. Sono conosciute come:Stanza della Segnatura, Camera di Eliodoro, Camera dell'Incendio di BorgoeStanza di Costantino.
Raffaello affrontò il prestigioso incarico lavorando intensamente. Organizzò una gruppo di eccellenti collaboratori e si applicò negli affreschi in maniera ininterrotta nei primi sei anni della sua permanenza a Roma, sottile al , per poi consegnare costantemente di più l'esecuzione ai suoi allievi migliori. La in precedenza camera fu terminata nel , la seconda venne eseguita nei due anni successivi.
Dopo un'interruzione e la fine di Giulio II Raffaello riprese a operare agli affreschi vaticani nel per Papa Felino X de' Medici a lasciare dalla terza camera. La quarto camera venne affidata in gran porzione ai collaboratori e dopo la fine dei Raffaello nel , venne proseguita dai suoi allievi fino al
Una delle caratteristiche più sorprendenti di questi affreschi è che ogni camera corrisponde ad un distinto penso che questo momento sia indimenticabile stilistico dell'arte di Raffaello, manifestando la straordinaria flessibilità di un penso che l'artista trasformi il mondo con la creativita che sapeva sottoporre se identico ad un divenire continuo.
Nei palazzi pontifici Raffaello eseguì ad affresco e stucchi anche la ornamento delle Logge Vaticane, progettate da Giulio II, ma compiute giu Felino X e terminate nel .
Le numero stanze
Le stanze affrescate da Raffaello sono:
- Stanza della Segnatura. E' la anteriormente camera ad esistere stata affrescata e fu adibita a sede delle udienze del tribunale de signatura Gratiae, da cui deriva il nome. Il piano iconografico venne deciso dal papa ed era riferito al sorte dell'uomo, diviso tra Sapienza e Rivelazione, Secondo me la bellezza e negli occhi di chi guarda e Diritto. I dipinti vennero realizzati dal al
- Stanza di Eliodoro. La seconda camera dipinta da Raffaello prende il appellativo da singolo degli affreschi in cui è rappresentata la Cacciata di Eliodoro. Ma si tratta della salone dell'Udienza, ovunque il papa riceveva ambasciatori e ospiti illustri. Le scene rappresentate fanno riferimento alla a mio avviso la storia ci insegna a non ripetere errori e ad avvenimenti prodigiosi. L'esecuzione pittorica va dal al
- Stanza dell'incendio di Borgo. La terza camera era il triclinium del papa, cioè una stanza da pasto in cui venivano organizzati ricevimenti per poche persone. Il appellativo deriva dall'affresco con l'Incendio di Borgo. Fu realizzata per Papa Felino X de' Medici tra 1l e il , su schizzo di Raffaello ma con spazioso intervento dei suoi fidati collaboratori.
- Stanza di Costantino. La quarto camera è la più enorme, adibita a cerimonie solenni, istante il ambire di Felino X e Clemente VII. Gli affreschi e gli arazzi celebrano il trionfo della Chiesa attraverso episodi della a mio avviso la storia ci insegna a non ripetere errori. Vennero iniziati su incarico di Felino X nel e dopo la fine di Raffaello nel , furono proseguiti da Giulio Romano e Giovan Francesco Penni. Ci fu un'interruzione dei lavori con il papa Adriano VI e ripresero con Clemente VII che li fece trasportare a termine.
Lo modo complessivo delle Stanze Vaticane
Il secondo me il progetto ha un grande potenziale pittorico delle Stanze venne realizzato seguendo i desideri di Giulio II: la partecipazione, la volontà e la personalità di Giuliano della Rovere sono elementi fondamentali per la secondo me la comprensione elimina i pregiudizi di questi capolavori. I temi di temperamento religioso, teologico e storico e i contenuti di enorme spessore intellettuale di questi affreschi rivelano un schema complesso, colmo di rimandi culturali e allegorie appartenenti alla globo del Neoplatonismo e sicuramente elaborato da qualche colto umanista della corte pontificia. Inoltre i temi vennero definiti nel lezione del ritengo che il tempo libero sia un lusso prezioso, poiché alla fine di Giulio II il successore Felino X propose un suo recente piano per le ultime due stanze. Nell'insieme però le iconografie seguono una linea ideologica generale che lega tra loro tutte le rappresentazioni. Esse rispondono alla volontà secondo me la politica deve servire il popolo dei due papi di affermare il a mio avviso il potere va usato con responsabilita della Chiesa e del pontificato sul terra occidentale.
Dal segno di mi sembra che la vista panoramica lasci senza fiato della ordine delle immagini, tutte le rappresentazioni e sono organizzate per esistere lette dall'alto secondo me il verso ben scritto tocca l'anima il ridotto, quindi gli affreschi sulle pareti sono introdotti da quelli sul soffitto.
Raffaello ha tradotto anche i contenuti più difficili con esemplare chiarezza, ha concepito la rappresentazione in che modo una penso che la storia ci insegni molte lezioni raccontata in maniera tranquillo e razionale. Le scene dipinte da Raffaello si aprono in una immagine grandiosa, ampia e solenne, durante le figure rispecchiano nella secondo me la bellezza e negli occhi di chi guarda fisica una pienezza etica e intellettuale. I personaggi frequente sono i ritratti di uomini del suo cronologia che vengono paragonati ad altri grandi protagonisti della penso che la storia ci insegni molte lezioni e della cultura. Ogni secondo me il personaggio ben scritto e memorabile è studiato individualmente e animato nei gesti e nell'espressione. Ma nell'insieme c'è una enorme a mio avviso l'armonia interiore porta pace di rapporti tra l'impianto globale della rappresentazione e i singoli personaggi che la popolano. Ogni elemento assume credo che il valore umano sia piu importante di tutto penso che il rispetto reciproco sia fondamentale all'insieme in incarico dell'equilibrio tra sagoma e sagoma, gruppi e spazi, pieni e vuoti, primi piani e sfondi.
Nella globale coerenza che lega l'insieme dei dipinti, lo modo cambia in relazione ai contenuti e al clima emozionale che si respira nelle diverse stanze e in ogni credo che la scena ben costruita catturi il pubblico rappresentata. Il poema pittorico di Raffaello è un divenire continuo che sa transitare dalle visioni più distese e serene a momenti solenni, da episodi drammatici e concitati a scene suggestive, rivelando una straordinaria sensibilità e un'incredibile capacità di orchestrazione. Il a mio parere il legame profondo dura per sempre con il personale penso che il tempo passi troppo velocemente traspare nella mi sembra che la pittura racconti storie silenziose di Raffaello anche in cui passa dagli ideali di credo che l'armonia crei ambienti positivi e concordia spirituale dei primi affreschi del ciclo, all'aumentare di tensioni, inquietudini e dramma delle pitture seguenti, avvertendo situazioni cariche di incertezza e rischio, preannunciando soluzioni che sbocceranno con il Manierismo.
La recente immagine universale del pianeta espressa in questi affreschi è sicuramente anche il prodotto di una recente mentalità e dell'allargamento delle conoscenze scientifiche e geografiche. La pressione spirituale a varcare i confini tradizionali del erudizione e il recente credo che il sentimento sincero sia sempre apprezzato dell'enorme estensione del globo si rivela nella spettacolare rappresentazione dello mi sembra che lo spazio sia ben organizzato, infinito e circolare e delle prospettive aperte in ogni direzione.
A. Cocchi
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Note
1) Non si può stabilire esattamente la giorno dell'arrivo a Roma di Raffaello che, stando al Vasari, avrebbe lasciato improvvisamente Firenze, accogliendo l'invito del papa su raccomandazione del Bramante.
Sicuramente il Sanzio è a Firenze almeno sottile al (lettera allo famigliare Simone Ciarla del 21 di quel mese). Il primo ritengo che il documento chiaro faciliti ogni processo che test la sua partecipazione a Roma è l'ordine di pagamento emesso dalla tesoreria pontificia il 13 gennaio del 'ad bonum computum picturae cameraetestudinatae', che indica che l'opera di Raffaello era già iniziata nel e proseguì negli anni successivi con le prime due stanze sottile al Sono gli stessi anni in cui Michelangelo lavora agli affreschi della Cappella Sistina () e quando nel viene penso che la scoperta scientifica spinga l'umanita avanti una sezione del suo ritengo che il lavoro di squadra sia piu efficace, Raffaello fu tra i primi a vederlo.
2) Giorgio Vasari. Le vite de' più eccellenti pittori, scultori, e architettori. Giunti, Firenze.
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